L’ambliopia o più comunemente, “occhio pigro”, è una patologia caratterizzata dalla riduzione della capacità visiva di un occhio, (raramente di entrambi), senza che ci siano stati danni oculari organici. Essa si sviluppa in età pediatrica ed è causata da un’alterata trasmissione dell’informazione visiva tra l’occhio e il cervello, per cui quest’ultimo privilegia l’occhio da cui arrivano le immagini migliori a discapito dell’altro. Se riconosciuta e trattata precocemente è generalmente reversibile.
Cause:
Probabilmente ha derivazione da miopie, cataratte congenite, ipermetropie o astigmatismo elevato non adeguatamente e tempestivamente corretti. Spesso è conseguenza di un differente stato rifrattivo tra i due occhi (vizi di refrazione), in cui il cervello favorisce lo sviluppo di uno dei due occhi (quello che vede meglio), mentre l’altro smette di lavorare e diventa “pigro”.
Anche per l’ambliopia è importante la familiarità: è bene non sottovalutare certi fattori come l’uso di occhiali da parte dei genitori, altri casi di ambliopia, strabismo o deficit visivi in famiglia.
Sintomi e segni:
- Eccessiva vicinanza al foglio quando disegna o legge;
- Apertura e chiusura continua delle palpebre per guardare;
- Sfregamento continuo degli occhi;
- Piegare la testa da entrambi i lati frequentemente;
E’ bene ricordare però che solo la visita medica oculistica può dare la sicurezza della diagnosi!
Diagnosi:
Gli esami necessari sono:
- Visita oculistica;
- Valutazione ortottica con studio della motilità oculare;
Prevenzione:
L’ambliopia può causare la perdita della capacità visiva di uno o di entrambi gli occhi. In tal caso viene meno la visione binoculare, cioè la capacità di vedere in modo tridimensionale: non si riescono più ad apprezzare la profondità e a valutare bene le distanze degli oggetti.
Per prevenire l’ambliopia è fondamentale la diagnosi precoce e il conseguente trattamento tempestivo.
L’arma migliore resta la prevenzione con una visita medica oculistica da effettuare entro il primo anno di età e controlli periodici nel corso dei primi 5-6 anni di vita del bambino.
Terapia:
La prima cura consiste nel correggere il difetto visivo o eliminare gli ostacoli che impediscono la corretta visione. Si deve poi cercare di far lavorare l’occhio pigro coprendo l’occhio sano (occhio dominante).
Tale terapia viene chiamata “occlusione diretta o bendaggio” e consiste nell’applicazione di una benda o cerotto coprente sull’occhio dotato di migliore funzionalità o sull’occhiale.
Il trattamento può durare da alcuni mesi fino ad alcuni anni e deve essere fatto seguendo le indicazioni di un medico oculista.
E’ molto importante che la cura venga seguita con attenzione, i genitori devono cercare di non assecondare la richiesta del bambino di togliere la benda, per evitare di andare incontro a un danno non recuperabile.
Fonti: